Tò Vegna

Tò, Vegna (gioco della palla) è un antico gioco di strada tuttora praticato a Farra di Mel. Nei secoli scorsi il "gioco della palla" era in uso in tutta Europa ovunque vi fosse un vicolo o una strettoia. Tò Vegna è una variante del gioco della palla, le sue origini documentate risalgono al 1600 come provato da una ricerca operata su documenti custoditi nell’archivio storico di Mel dal professor Gigi Corazzol (docente univ. Venezia). Si gioca a Tò Vegna in ritrovi occasionali o in tornei organizzati dal CRAL Farrese durante l’anno. Il nome Tò Vegna deriva dal rituale botta/risposta che precede la battuta della palla: chi batte avverte: "Tò" (prendi), chi riceve se è pronto risponde: "Vegna" (vieni). Chi pratica il Tò Vegna dice che sia più facile iniziare a giocare piuttosto che spiegare le regole. Questo in passato ha scoraggiato molti dal metterle nero su bianco anche perchè fin'ora sono state tramandate verbalmente di generazione in generazione. Questa sezione del sito cercherà di introdurre i lettori in modo graduale al "Tò Vegna", un mondo fatto di: Storia, Tradizione, Regole, Agonismo.



Storia


Dal 1600 al 2000...

Gli studi hanno confermato che il gioco della palla ha origini molto remote e che era praticato con alcune varianti in tutta Europa. Le tracce risalenti al 1600 scovate negli archivi comunali da Corazzol sono i verbali delle liti finite davanti ai giudici poichè fonte di turbamento dell'ordine pubblico. Le sfide erano all'ordine del giorno, sia fra compaesani che tra paesi vicini e spesso la rivalità sfociava in baruffe di vario tipo (appunto: "un misto di ginocchiate, pugni, sassi e bastoni"). Del resto per giocare bastava un campo (strettoia formata da muri di case), una palla di gomma, dei contendenti, un bicchier di vino come posta e campanilismo quanto basta. Per litigare invece non c'erano limiti anche perchè ogni paese aveva le sue regole di gioco.

Di questo gioco si è persa la memoria in seguito all'evoluzione degli usi/costumi, complice la difficoltà nel reperire la palla da gioco adatta e l'aumento del traffico cittadino. Tutti fattori che hanno via via cancellato il gioco della palla.

Va però precisato che a Farra di Mel si è sempre giocato a Tò, Vegna e la tradizione non è mai stata persa, anzi è stata un elemento di forza quando negli anni '80 il campo di gioco prima formato da due file di case (strettoia) è stato mutilato causa abbattimento della vecchia osteria i cui muri erano pericolanti. Passato il magone e lo sconforto i più accaniti giocatori hanno riadattato le regole per poter continuare a giocare pur con un solo muro laterale.

Da anni il 1° maggio, la 2^domenica di Luglio e una domenica di Settembre/Ottobre sono appuntamenti fissi con i tornei di Tò Vegna, fra questi il più sentito è senza dubbio quello di Luglio che assegna il Palio delle Contrade.



Il gioco


Per giocare è necessario …

un campo da gioco (anche di forma irregolare) due squadre (composte ciascuna da 1 a 5 giocatori) uno o due giudici arbitri denominati “Sior” (signore) una palla di gomma compatta (circa 5 cm di diametro) che permetta un buon rimbalzo E’ preferibile che il campo sia lateralmente delimitato da 2 file di case (vicolo o strettoia) ma è possibile giocare anche su campi delimitati da una sola fila di case (vedi campo a Farra di Mel).

Punti e punteggio…

Si fa punto se gli avversari colpiscono la palla con parti del corpo diverse da avambracci e gambe, in tutte le situazioni di "falo" (fallo) e quando "se ciò" (si prende) la "cazha" (caccia). Oltre a questi si distinguono altri casi che dipendono dalle situazioni di gioco. I punti si contano: "15-30-40-gioco" come nel tennis. Nel caso di punteggio 40 pari si va ai vantaggi. Chi per primo arriva a 5 giochi vince la partita.

Regole per iniziare…

La palla può essere colpita solo con alcune parti del corpo: gli avambracci (dalle mani ai gomiti) e le gambe (dai piedi alle ginocchia). Punteggio e situazioni di gioco sono simili a quelli del tennis, al punto che si può azzardare che il tennis sia l’evoluzione del gioco della palla. A differenza del tennis si possono utilizzare come sponde le case sui lati, al posto della rete di metà campo c’è una linea virtuale detta "medho" (mezzo) e ci sono una o due "linee virtuali" che sono spostate dal "Sior" (signore) a seconda delle situazioni di gioco. La linea virtuale si chiama "cazha" (caccia) ed è rappresentata da un legnetto lungo 20 cm. Altre situazioni di gioco sono il "falo" (fallo) e il cambio campo. Queste le info base per iniziare, in realtà le regole sono molto complesse perchè articolate in funzione alle situazioni di gioco. Per comprenderle è più facile imparare giocando piuttosto che leggerle o sentirle raccontare a bordo campo. Per le regole ufficiali e complete vedi la sezione "Regole"