Storia
Dal 1600 al 2000...
Gli studi hanno confermato che il gioco della palla ha origini molto remote e che era praticato con alcune varianti in tutta Europa.
Le tracce risalenti al 1600 scovate negli archivi comunali da Corazzol sono i verbali delle liti finite davanti ai giudici poichè fonte di turbamento dell'ordine pubblico.
Le sfide erano all'ordine del giorno, sia fra compaesani che tra paesi vicini e spesso la rivalità sfociava in baruffe di vario tipo (appunto: "un misto di ginocchiate, pugni, sassi e bastoni").
Del resto per giocare bastava un campo (strettoia formata da muri di case), una palla di gomma, dei contendenti, un bicchier di vino come posta e campanilismo quanto basta.
Per litigare invece non c'erano limiti anche perchè ogni paese aveva le sue regole di gioco.
Di questo gioco si è persa la memoria in seguito all'evoluzione degli usi/costumi, complice la difficoltà nel reperire la palla da gioco adatta e l'aumento del traffico cittadino. Tutti fattori che hanno via via cancellato il gioco della palla.
Va però precisato che a Farra di Mel si è sempre giocato a Tò, Vegna e la tradizione non è mai stata persa, anzi è stata un elemento di forza quando negli anni '80 il campo di gioco prima formato da due file di case (strettoia) è stato mutilato causa abbattimento della vecchia osteria i cui muri erano pericolanti. Passato il magone e lo sconforto i più accaniti giocatori hanno riadattato le regole per poter continuare a giocare pur con un solo muro laterale.
Da anni il 1° maggio, la 2^domenica di Luglio e una domenica di Settembre/Ottobre sono appuntamenti fissi con i tornei di Tò Vegna, fra questi il più sentito è senza dubbio quello di Luglio che assegna il Palio delle Contrade.
Il gioco
Per giocare è necessario …
un campo da gioco (anche di forma irregolare)
due squadre (composte ciascuna da 1 a 5 giocatori)
uno o due giudici arbitri denominati “Sior” (signore)
una palla di gomma compatta (circa 5 cm di diametro) che permetta un buon rimbalzo
E’ preferibile che il campo sia lateralmente delimitato da 2 file di case (vicolo o strettoia) ma è possibile giocare anche su campi delimitati da una sola fila di case (vedi campo a Farra di Mel).
Punti e punteggio…
Si fa punto se gli avversari colpiscono la palla con parti del corpo diverse da avambracci e gambe, in tutte le situazioni di "falo" (fallo) e quando "se ciò" (si prende) la "cazha" (caccia). Oltre a questi si distinguono altri casi che dipendono dalle situazioni di gioco.
I punti si contano: "15-30-40-gioco" come nel tennis.
Nel caso di punteggio 40 pari si va ai vantaggi.
Chi per primo arriva a 5 giochi vince la partita.
Regole per iniziare…
La palla può essere colpita solo con alcune parti del corpo: gli avambracci (dalle mani ai gomiti) e le gambe (dai piedi alle ginocchia).
Punteggio e situazioni di gioco sono simili a quelli del tennis, al punto che si può azzardare che il tennis sia l’evoluzione del gioco della palla.
A differenza del tennis si possono utilizzare come sponde le case sui lati, al posto della rete di metà campo c’è una linea virtuale detta "medho" (mezzo) e ci sono una o due "linee virtuali" che sono spostate dal "Sior" (signore) a seconda delle situazioni di gioco.
La linea virtuale si chiama "cazha" (caccia) ed è rappresentata da un legnetto lungo 20 cm.
Altre situazioni di gioco sono il "falo" (fallo) e il cambio campo.
Queste le info base per iniziare, in realtà le regole sono molto complesse perchè articolate in funzione alle situazioni di gioco. Per comprenderle è più facile imparare giocando piuttosto che leggerle o sentirle raccontare a bordo campo.
Per le regole ufficiali e complete vedi la sezione "Regole"